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Le risposte nell’abisso #sguardicritici

Il regista inglese Matthew Lenton si presenta al FIT con Striptease & Out At Sea . Un doppio spettacolo, tratto dai testi di un maestro del teatro dell’assurdo: Slavomir Mrozek. In Striptease si viene trasportati da buio e urla in uno spazio sconosciuto in compagnia di due uomini d’affari, che cercano una via di fuga dal luogo in cui vengono confinati. Gli attori, Ross Allan e Robert Jack, alternano momenti di discussione a momenti di rottura della quarta parete, sedendosi tra il pubblico, stabilendo un contatto visivo e ponendo domande.  Di grande effetto la luce svelatrice di una misteriosa mano, una presenza superiore, che costringerà la coppia di sventurati a spogliarsi dei loro averi e a collaborare per trovare una via d’uscita.  Lo spettatore viene incantato da un flusso di suoni ipnotici, accelerazioni o bruschi rallentamenti, allo stesso modo in cui i due prigionieri vengono ipnotizzati dalla malvagia presenza. In Out At Sea troviamo tre pescatori alle prese
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Solfatara

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“ Solfatara” è uno spettacolo spagnolo ideato ed interpretato da tre attori di Barcellona; Monica Almirall, Miguel Segovia ed Albert Pérez Hidalgo. “ Profondo, esilarante, provocatorio. Fresco, fantasioso, scortese.” Queste le parole lette sul volantino dello spettacolo. “Ma cosa sto andando a vedere?” Mi chiesi. “ Profondo, esilarante, provocatorio. Fresco, fantasioso, scortese.” Queste le parole rilette alla fine dello spettacolo. “Ma cosa ho visto?” Mi sono chiesta. In auto mentre tornavo a casa ho cominciato a parlare ad alta voce, come se ci fosse qualcuno sul sedile accanto che mi stesse ascoltando. Addirittura mi voltavo cercando una conferma per quello che dicevo, ma nulla; silenzio, nessuna risposta. Non che ne cercassi davvero una. Il mio monologo infatti continuava comunque, scorreva come un fiume in piena e ad ogni pensiero che concretizzavo in parola si aggiungeva una brezza di libertà in più. Mi sentivo alleggerita da riflessioni, idee, paranoie che occupavano la m

Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni

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  Lo spettacolo si apre con un’attesa un po’ inquietante. Solo una sezione circolare del palco è illuminata da una luce posta sul soffitto, il resto è buio. Entrano gli attori, Daria, Antonio, Valentino e Monica, i quali si scusano per il terribile disagio, ma ci comunicano che non possono sostenere lo spettacolo perché non sono pronti: hanno deciso di “dire no”! Perché si può anche dire di no, lo sapevate? E’ già da qui, dalla nota iniziale della rappresentazione, che il ruolo “attore di teatro” e “personaggio” si fondono e si confondono. Mi spiego meglio: gli attori entrano scusandosi e a uno a uno si alternano lo spazio illuminato per dare sfogo alle loro perplessità personali sulla vita, sulla morte, sulla crisi economica, sulla felicità e sulla disperazione. Ogni tanto sono loro, “gli attori”, mentre altre volte entrano nei panni delle “quattro pensionate greche che vogliono togliersi la vita”. Sì, perché la storia che si vuole raccontare è proprio la loro. Quattro donne “senza f

L'ANGOSCIA E WALT DISNEY

Ultimo episodio di una trilogia sulle voci femminili legate al personaggio di Hitler, lo spettacolo del “Teatro i” presenta in scena, oltre a Magda Goebbels (moglie di Joseph Goebbels), lo stesso Führer. Dialoghi che mostrano l'amore e l'adorazione fra i due, che forse è anche limitata all'intesa fra due persone che hanno in comune una visione distorta del mondo. “Magda e lo spavento” mette in scena due attori che si trasformano continuamente da figure serie e temute a persone completamente infantili, passando per momenti di pazzia e delirio, restando per tutto il tempo pienamente credibili nei loro personaggi. La scena è divisa dal pubblico da un telone, che da una parte ti illude di essere con loro, ma allo stesso tempo ti ricorda di essere all'esterno, in un altra dimensione. Giochi di luce e ombra invadono la tenda, che talvolta è spessa e talvolta quasi trasparente. Molto presenti in scena sono i suoni, che ricordano bombardamenti, allarmi, pioggia, temporali e so

Facce da FIT

Il festival è fatto di persone, di visi noti e meno noti. Sono loro, l'anima della 23°edizione del FIT - Festival Internazionale del Teatro e della Scena Contemporanea belle facce e bella gente! segui il festival su facebook -> qui 

LINEA / Compagnia Giovani Tiziana Arnaboldi

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La compagnia Giovani Tiziana Arnaboldi è nata nel 2009, al fine di avvicinare i giovani del territorio ad un percorso formativo pre-professionale sulla danza; all’interno di questo gruppo vi sono però anche giovani professionisti. Al FIT propongono "Linea", spettacolo in concorso di danza e coreografia. 66 bastoni in legno (di peso e lunghezze diverse) e 11 danzatori uniti fra loro formano una poesia in movimento, creando delle forme sempre in evoluzione. Musica, ritmo, silenzi, storie personali riempiono spazio e mente trasportandoti in una giostra di emozioni. Seduto nel pubblico rimani affascinato da questa unione e dall’energia che i giovani danzatori sprigionano. http://www.teatrodanza.ch/  Sophia